Tag Archives: austerità

UE non è altro che l’unione del capitale dei paesi europei dominanti

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D: Syriza ha collegamenti espliciti con il capitale?

R: Chiaramente. Adesso è evidente. Un anno fa non era così. La borghesia greca è divisa in varie fazioni; tuttavia, c’è una grande divisione all’interno del grande capitale. Da un lato, ci sono i cosiddetti «nuovi gruppi emergenti» che sono cresciuti alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90 sotto l’amministrazione PASOK di Simitis e dopo Nuova Democrazia. Dall’altra parte ci sono i più anziani beneficiari delle amministrazioni PASOK di Andreas Papandreou. Questi ultimi sono diventati i perdenti con l’ascesa dei nuovi. Queste vecchie frazioni del capitale hanno dato sostegno a Syriza, all’inizio di nascosto. Una volta che Syriza è stata eletta, anche l’altra fazione ha iniziato a giocare una partita scontro-e-negoziazione con Syriza…

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http://vocidallestero.it/2016/02/20/perche-siyriza-sta-colando-a-picco-in-grecia/

L’austerity costa mille posti all’Università di Helsinki…

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Da ormai quattro anni, del resto, la Finlandia ha dovuto rassegnarsi ad abbandonare il gruppo sempre più ristretto dei primi della classe, per vestire i panni di nuovo malato d’Europa.

Entro il 2017 l’Università di Helsinki dovrà ridurre di un migliaio di persone il suo staff per far fronte ai robusti tagli alla spesa pubblica che, in una Finlandia ormai obbligata a intraprendere la strada dell’austerity, coinvolgono anche il settore istruzione, fiore all’occhiello del Paese… <<<leggi>>>

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-01-28/l-austerity-costa-mille-posti-all-universita-helsinki-123325.shtml?uuid=ACXaB7IC

Perchè la sanità americana è la più costosa del mondo

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Il sistema sanitario americano è uno dei più costosi al mondo , ma anche uno dei meno efficienti. Accanto a record positivi (come quelli marcati nella ricerca farmaceutica e nelle nuove tecnologie), segna diversi primati negativi, come, per esempio, gli sprechi, soprattutto nel settore della spesa per farmaci e medicine… <<<leggi>>>

http://archivio.panorama.it/news/esteri/obamamania/Perche-la-sanita-americana-e-la-piu-costosa-del-mondo

L’Italia può farcela

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La crisi dei mutui subprime è scoppiata nel 2007, e dagli Stati Uniti ha contagiato l’intera economia globale. Oggi, mentre il resto del mondo è in ripresa, in Europa stiamo ancora parlando di debiti. Perché? È ormai chiaro che terapie sbagliate come l’austerità hanno solo peggiorato le cose. Occorre una diagnosi più accurata, capace di risalire alle origini dei nostri problemi.

Chi è stato a indebitarsi così tanto, e per quale motivo? Da chi ha avuto i soldi? Perché solo in Italia e in Europa non ne stiamo venendo fuori? Alberto Bagnai dimostra che le radici della crisi europea affondano nell’iniqua distribuzione del reddito che da più di trent’anni caratterizza tutte le economie avanzate. Con la globalizzazione finanziaria, i salari reali hanno perso terreno rispetto alla produttività del lavoro, a tutto vantaggio dei profitti. Ma perché il capitalismo funzioni, se non è sostenuta dai salari, la domanda di beni deve essere finanziata dal debito. Da una situazione in cui il lavoratore è un cliente, si è passati a una realtà in cui il lavoratore è un debitore.

È il trionfo del capitale sul lavoro, ma anche il fallimento del paradigma economico liberista. In Europa, la moneta unica ha accentuato queste dinamiche globali. L’euro ha permesso ai cittadini del Sud di finanziare più facilmente il consumo di beni prodotti dal Nord, e li ha indotti ad accettare politiche di compressione dei salari e dei diritti, presentate come biglietto di ingresso nel club dei paesi «virtuosi». A questo si aggiunge, in Italia, un fenomeno senza paragoni nel panorama mondiale: l’autorazzismo, ciò che Gadda chiamava «la porca rogna italiana del denigramento di noi stessi».

È così che ha preso piede la filosofia antidemocratica del vincolo esterno, condivisa da tutti i partiti politici della Prima e della Seconda Repubblica al grido di «ce lo chiede l’Europa!»: un sistema discutibile anche quando l’Europa sembrava in salute; ora che sta fallendo, è giunto il momento di riacquistare un più alto senso di dignità e solidarietà nazionale, e cambiare strada. Dopo Il tramonto dell’euro, Alberto Bagnai propone la sua formula per evitare il disastro, con lo stile appassionato e il rigore analitico che lo hanno reso un punto di riferimento nel dibattito  contemporaneo.

La soluzione alla crisi italiana ed  europea passa per il recupero della piena sovranità economica degli Stati e il ritorno alle valute nazionali, condizione necessaria per ristabilire l’equilibrio fra i paesi membri dell’Unione e restituire loro piena legittimità democratica. Solo così si potranno elaborare e mettere in pratica politiche economiche espansive, ispirate al principio di equità. Solo così l’Italia potrà farcela.

Cipro, esperimento d’assalto bancario alla popolazione

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Una delle caratteristiche degli attuali sistemi economici capitalistici è che hanno sempre meno bisogno degli attributi classici della democrazia. Se prima erano eleganti abiti che coprivano le democrazie occidentali, oggi non sono più che stracci che pendono da corpi sempre più famelici. Nel caso di Cipro, la prima cosa che salta all’occhio è la difficoltà di estrapolare un’informazione minimamente seria su quello che si sta negoziando… <<<leggi>>>

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/04/cipro-esperimento-dassalto-bancario-alla-popolazione/551315/